Arte&Gusto 2014 REPORT Eventi Novembre – Dicembre
Pescara (Pëscàrë in abruzzese) è situata sulla costa adriatica e si sviluppa intorno alla foce dell’Aterno-Pescara. Il tessuto urbano si sviluppa nella pianura che occupa la valle limitrofa all’Aterno e la zona litoranea. L’estensione prosegue, verso nord-ovest e sud-ovest, sulle colline circostanti. La costa dove si estende la città era un tempo quasi interamente occupata da una vasta pineta mediterranea, dove predominava il Pino d’Aleppo. La città ha una storia antichissima, probabilmente i primi insediamenti avvennero presso il Colle del Telegrafo dove di recente sono stati scoperti dei reperti risalenti fino a 6000 anni fa. Il primo villaggio, invece, venne fondato sulle rive del fiume ed in epoca romana fu chiamato Vicus Aterni e a cui successivamente fu attribuito il nome Aternum. Il movimento commerciale fra Aternum, Theate (l’attuale Chieti) e Roma, era particolarmente intenso e si sviluppava attraverso la via Consolare Tiburtina che univa (e unisce tuttora) le due città, terminali fondamentali della strada d’attraversamento dell’Appennino. Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente e le invasioni barbariche, si ritiene che il commercio ed il traffico di materiali e di uomini non si sia mai interrotto. Intorno all’anno 1000, Aternum cambiò il suo nome e divenne Piscaria, mentre il fiume che la bagnava venne ribattezzato Piscarius. Nel XII secolo Pescara fu conquistata dai Normanni, per poi entrare a far parte, nei primi decenni del Duecento, dei domini di Federico II di Svevia. Fra il XIII e il XIX secolo appartenne, con il resto dell’Abruzzo, al Regno di Napoli. In età aragonese (seconda metà del XV secolo) fu data in feudo alla famiglia dei D’Avalos, che si legarono con rapporti di parentela ai D’Aquino. Nei primi anni dell’Ottocento la città venne occupata dai Francesi, continuando a costituire un importante bastione militare del regno di Giuseppe Bonaparte. Nel 1814 Pescara fu tra le città protagoniste dei moti carbonari contro Gioacchino Murat, re di Napoli. A tale insurrezione seguì la durissima repressione borbonica, simboleggiata dal bagno penale nel quale, fino alla caduta del Regno (1860), furono imprigionati molti patrioti. Dopo l’incorporazione al nascente Regno d’Italia e fino agli inizi del Novecento, Castellammare e Pescara conobbero un primo, sostanziale sviluppo economico e un considerevole aumento della popolazione. Il 2 gennaio 1927 venne firmato il decreto di unificazione delle due città sotto il nome di Pescara e venne costituita la provincia omonima.
Durante la seconda guerra mondiale Pescara subì notevoli perdite umane e danni materiali, sia per i violentissimi bombardamenti della tarda estate del 1943, sia per le razzie e le distruzioni da parte dell’esercito tedesco in ritirata. Per questi motivi l’8 febbraio 2001, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha conferito alla città la medaglia d’oro al merito civile. Nel secondo dopoguerra Pescara ha conosciuto uno sviluppo molto sostenuto che l’ha portata ad essere uno dei punti di riferimento della regione. Da tempo la città garantisce al territorio abruzzese una vasta serie di servizi e disponibilità che hanno permesso all’intera regione di accrescere la propria competitività sia a livello nazionale che internazionale.
BENI ARCHITETTONICI DI INTERESSE STORICO-ARTISTICO
La Cattedrale di San Cetteo fu costruita tra il 1933 ed il 1938 sui resti dell’antica chiesa di Santa Gerusalemme, ivi situata in epoca romanica. La chiesa ospita la tomba della madre del poeta Gabriele D’Annunzio e un dipinto del Guercino, il San Francesco, donato dallo stesso D’Annunzio.
La Chiesa di San Silvestro, intitolata a San Giovanni Battista e San Silvestro Papa, era il nucleo centrale della vecchia villa feudale. Fu il rifugio dei parrocchiani durante gli anni del “blocco di Pescara” del XIX secolo, luogo di preghiera e di raccolta per i poveri sfollati dopo il primo tragico bombardamento del 31 agosto 1943. All’interno della chiesa è possibile ammirare un altare maggiore con un affresco, risalente al XVII secolo.
Madonna Del Fuoco
All’interno del santuario ottocentesco, situato nel quartiere Villa del Fuoco, si può ammirare una statua della Madonna con in braccio Gesù Bambino, risalente al XVII secolo.
La basilica della Madonna dei sette dolori fu iniziata nel Seicento in stile barocco e in seguito inglobata nel Settecento dall’attuale, in stile neoclassico.
Aurum
È un ex liquorificio dell’Aurum, restaurato e riaperto al pubblico in funzione di struttura museale-polivalente nel 2007, con una struttura originariamente progettata da Antonino Liberi come lido della fiorente economia balneare pescarese, e poi modificata per prendere la forma di un ferro di cavallo secondo il progetto di Giovanni Michelucci. L’area, situata nella zona sud della città, comprende vari edifici e ville in stile liberty, quelli cioè nella zona della Pineta Dannunziana.
Palazzo Fattiboni
È l’edificio più antico di San Silvestro oltre alla chiesa, sorto nel 1600 su un fortino militare per volere della famiglia Celaja, per essere adibito a casa di campagna.
Ponte del Mare
È una grande opera che contraddistingue il paesaggio della città e che unisce, dal 2009, le due riviere a nord e a sud del fiume. Si tratta di un ponte ciclabile e pedonale di 465 metri a forma di vela, la cui parte sospesa si regge su un pilastro di acciaio ancorato sulla sponda nord del fiume e posizionato in posizione obliqua rispetto alla traiettoria del fiume.
Trabocchi
Sono situati sul lato nord del porto canale, ossia l’antico porto romano in seguito ristrutturato, che in storia romana era tra i più importanti per i collegamenti con Salona. Si tratta di strutture in legno abitabili costruite su delle palafitte e tradizionalmente usate per pescare.
I musei presenti nel comune di pescara sono:
Museo casa natale Gabriele D’Annunzio, Museo Villa Urania, Museo delle Genti d’Abruzzo, Museo d’arte moderna “Vittoria Colonna”, Museo Civico “Basilio Cascella”, Mediamuseum, Museo del Mare.